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Domande frequenti bando Azione 1.1 - Anno 2020

Domande frequenti bando Azione 1.1 - Anno 2020


Aggiornamento FAQ del 5 ottobre 2020


DOMANDA 1: Dove è possibile reperire l’elenco provinciale degli organismi di formazione accreditati per l’ambito di attività di formazione continua?
RISPOSTA 1: L’elenco provinciale degli organismi formativi accreditati è riportato tra i link utili nella pagina dedicata al bando sul sito del GAL: https://www.fse2.provincia.tn.it/Trento_FSE/enti_accred/index.php.

DOMANDA 2: Un ente di formazione non ancora inserito nell’elenco provinciale degli organismi di formazione accreditati può presentare istanza di accreditamento durante l’apertura dei termini del bando GAL, al fine di presentare domanda di aiuto?
RISPOSTA 2: Sì, l’istanza di accreditamento al Servizio Istruzione della Provincia Autonoma di Trento può essere presentata nel corso di tutto il periodo di attuazione della Strategia di SLTP del GAL.

DOMANDA 3: L’assicurazione degli allievi è una spesa ammissibile a contributo?
RISPOSTA 3: Sì, l’assicurazione rientra tra le spese ammissibili collegate alla realizzazione delle iniziative. Nell’Allegato 1, tabella 1 del bando è riportato il parametro per la quantificazione dei relativi costi.

DOMANDA 4: L’Ente di formazione che intende presentare domanda di aiuto dispone già di un contratto con un’agenzia di assicurazione, con cui è vincolato a sottoscrivere qualsiasi tipologia di polizza per la copertura assicurativa degli allievi. È possibile che l’ente possa presentare un unico preventivo fornito dall’agenzia con cui ha già un rapporto di fornitura, illustrando in una relazione la motivazione che lo vincola a rivolgersi a quel soggetto per assicurare gli allievi?
RISPOSTA 4: Sì, nel caso di acquisizioni di beni per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, l’Ente può allegare alla domanda di aiuto un unico preventivo di spesa dettagliato, corredato da una relazione tecnico-economica a firma di tecnico qualificato e/o del legale rappresentante, che evidenzi l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni/servizi oggetto del finanziamento.

DOMANDA 5: Nel caso in cui il progetto formativo preveda lo svolgimento di una visita didattica, è possibile prevedere, oltre al trasporto ed il vitto e alloggio degli allievi, anche l’affitto di attrezzature messe a disposizione dalla struttura ospitante e funzionali allo svolgimento della visita didattica? Se sì, dato che le attrezzature sono vincolate al luogo di visita, è possibile presentare un unico preventivo per giustificare il loro affitto?
RISPOSTA 5: Sì, il bando prevede quali spese ammissibili il noleggio di attrezzature e l’acquisto di materiale didattico a supporto delle iniziative. Nel caso di acquisizioni di beni per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, l’Ente può allegare alla domanda di aiuto un unico preventivo di spesa dettagliato, corredato da una relazione tecnico-economica a firma di tecnico qualificato e/o del legale rappresentante, che evidenzi l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento.

DOMANDA 6: Fermo restando il rispetto delle tematiche previste da bando, è possibile inserire tra i corsi progettati anche la riproposizione (seconde edizioni) di corsi che hanno ottenuto per la prima edizione un finanziamento (GAL, PSR, etc.), per i quali si è registrata un'alta richiesta di iscrizioni non evasa?
RISPOSTA 6: Sì, nel rispetto delle tematiche di cui alla Sub Azione prevista dal bando, nonché delle norme che prescrivono particolari abilitazioni o condizioni di accreditamento.

DOMANDA 7: Qual è il numero minimo di allievi che deve concludere un corso di formazione, affinché siano riconosciute le spese sostenute dall’ente?
RISPOSTA 7: L’Ente deve assicurare, per ciascuna iniziativa finanziata, che la percentuale di partecipanti che completano il Progetto Formativo, cioè che frequentano l’iniziativa per il numero minimo di ore previsto al fine del rilascio dell’attestato o per l’ammissione all’esame finale ove previsto, risulti uguale o superiore all’80% del totale dei partecipanti per singola iniziativa. Si ricorda, infine, che il numero minimo di partecipanti per un corso di formazione è pari a 8 persone.

DOMANDA 8: Quali documenti saranno necessari per certificare l'appartenenza alle diverse categorie di destinatari? Ad es. fascicolo aziendale per imprenditori, etc.
RISPOSTA 8: ai sensi delle lettere d) ed e), paragrafo 2.3 del bando, l’ente di formazione gestisce direttamente la modalità di individuazione dei destinatari finali ed è responsabile della verifica dei requisiti di ammissibilità dei destinatari e della completezza della documentazione a corredo delle rispettive domande di iscrizione ai Progetti Formativi. A tal fine, l’ente è chiamato a descrivere nella Proposta di Piano di attività le modalità di individuazione dei destinatari, allegando un fac-simile del modulo di iscrizione, dove il destinatario potrà rendere una apposita dichiarazione di appartenenza ad una delle categorie ammesse ai corsi.

DOMANDA 9: Il bando specifica che il Progetto Formativo dovrà essere svolto in locali in possesso o comunque detenuti dal soggetto proponente ubicati all'interno dell'ATD del GAL. Ciò comporta l'impossibilità di prevedere lezioni direttamente nei caseifici o nelle aziende vitivinicole del territorio LEADER?
RISPOSTA 9: No, l’Ente ha facoltà di svolgere le lezioni in locali di aziende terze, purché in propria disponibilità, ad esempio con un contratto di affitto anche solo limitato all’orario di svolgimento del corso. I locali dovranno comunque sempre essere in regola con le vigenti norme in tema di antiinfortunistica, di igiene, di tutela ambientale, di tutela della salute negli ambienti di lavoro e prevenzione incendi, verifiche in capo all’Ente formativo beneficiario dell’aiuto.

DOMANDA 10: Una volta ottenuto il contributo, quali sono le tempistiche a disposizione dell’Ente per la realizzazione del Progetto Formativo?
RISPOSTA 10: Il bando prevede al paragrafo 7.2, lett. c) che entro 60 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo, e in ogni caso entro 15 giorni dall’avvio delle attività formative, il soggetto beneficiario trasmette al GAL il Piano di attività nella sua versione definitiva, integrato con l’elenco degli allievi iscritti, in cui sono esplicitate chiaramente le caratteristiche di ciascun iscritto. In ogni caso, l’Ente dovrà rispettare il termine per l’esecuzione dei corsi previsto dal paragrafo 3.7 del bando (7 mesi dalla data di concessione dell’aiuto), fatta salva l’eventuale richiesta di proroga.

DOMANDA 11: È possibile avviare un corso di formazione prima che il GAL comunichi ufficialmente all’Ente la concessione del contributo?
RISPOSTA 11: Sì, l’avvio di Progetti formativi, per cui non sia già stato deliberato l’atto di concessione dell’aiuto da parte del GAL, può avvenire sotto l’esclusiva responsabilità e a completo rischio dell’Ente organizzatore. In tal caso, l’Ente deve comunque rispettare le indicazioni previste dal punto 4 dell’Allegato 1 del bando, fornendo al GAL nei termini indicati la dovuta documentazione.

DOMANDA 12: È possibile effettuare in seguito alla presentazione della domanda di aiuto delle variazioni ad alcuni dati dichiarati nella Proposta di Piano di attività, quali:
- il totale destinatari indicato (nel caso fossero di più rispetto a quelli previsti inizialmente);
- il periodo di realizzazione del corso (se fosse necessario svolgerlo in un periodo diverso, anche chiedendo una proroga dell'intervento);
- i nominativi dei docenti;
- i costi stimati?
RISPOSTA 12: Il bando prevede al paragrafo 7.2, lett. c) che entro 60 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo, e in ogni caso entro 15 giorni dall’avvio delle attività formative, il soggetto beneficiario trasmette al GAL il Piano di attività nella sua versione definitiva, in cui sono esplicitate chiaramente le caratteristiche di ciascun allievo iscritto. Le eventuali variazioni tra la Proposta di Piano di attività preliminare ed il Piano di attività definitivo non possono comunque incidere sugli elementi di ammissibilità e premialità, che hanno reso l’iniziativa finanziabile.
Per quanto riguarda l’ipotesi di un incremento degli iscritti in fase di attuazione, questo non dovrà comunque incidere sugli elementi di priorità nell’assegnazione del punteggio previsti per il criterio “Tipologia del destinatario finale del servizio” (paragrafo 5.1 del bando), che hanno determinato il posizionamento utile in graduatoria del bando, e non potrà determinare un numero di iscritti maggiore di quanto indicato al punto 1, Allegato 1 del bando.
In relazione ad eventuali variazioni del calendario del corso, si rimanda alla disposizione del punto 6, dell’Allegato 1 del bando. Si evidenzia comunque che dovrà essere garantito il termine per l’esecuzione dei corsi previsto dal paragrafo 3.7 del bando (7 mesi dalla data di concessione dell’aiuto), fatta salva l’eventuale richiesta di proroga.
Infine, modifiche ai nominativi del team docenti si configurano come varianti al progetto formativo ed il loro trattamento è descritto al paragrafo 9 del bando.
Si evidenza, da ultimo, che eventuali varianti al Progetto Formativo approvato dal GAL non potranno mai determinare un incremento della spesa di progetto ammessa a contributo.
Si ricorda che le varianti devono essere preventivamente richieste dall’Ente di formazione. L'omessa richiesta preventiva al GAL di modifiche al progetto o alla domanda di aiuto può determinare la revoca e/o la nuova determinazione del contributo concesso o il recupero totale o parziale dello stello qualora fosse già avvenuta una liquidazione.

DOMANDA 13: Cosa accade nel caso in cui, passato il periodo di riferimento, alcuni corsi non prendano avvio (ad esempio per insufficienza di interessati)?
RISPOSTA 13: Nel caso in cui l’Ente non adempia a quanto disposto dal paragrafo 7.2, lett. c) del bando, ha facoltà di:
- richiedere al GAL, prima della scadenza dei 60 giorni decorrenti dalla data di concessione dell’aiuto, una proroga per presentare il Piano di attività nella sua versione definitiva, integrato con l’elenco degli allievi iscritti;
- provvedere alla sostituzione del corso annullato per carenza di iscrizioni con un altro corso che soddisfi i medesimi criteri del primo, nel rispetto delle tematiche ammesse dal bando, in modo tale che il punteggio attribuito al Progetto in fase istruttoria non sia soggetto a modifiche;
- ritirare la domanda di aiuto e rinunciare al contributo concesso.

DOMANDA 14: Per la giustificazione della congruità dei costi relativi al vitto e alloggio degli alunni nell’ambito di visite didattiche, è necessario raccogliere tre preventivi di spesa da potenziali ristoranti, hotel, etc. anche se viene fissato un massimale di spesa per singolo alunno?
RISPOSTA 14: Sì, è necessario raccogliere comunque i tre preventivi di spesa a giustificazione dei costi.

DOMANDA 15: È possibile candidare un corso di formazione che vede come destinatari dei soggetti non individuabili come “addetti” (es. inoccupati, disoccupati pensionati, etc.)?
RISPOSTA 15: No, i destinatari dei progetti formativi devono assolvere obbligatoriamente al requisito di essere addetti dei settori agricolo, alimentare e forestale, dei gestori del territorio e di altri operatori economici che siano PMI.

DOMANDA 16: Il bando prevede al paragrafo 2.3, lett. a), punto 2 che tra i destinatari dei progetti formativi vi siano anche i professionisti. Allo stesso tempo, l’Allegato 2 del bando, nell’individuare le tipologie di imprese i cui addetti possono essere potenziali destinatari della formazione, specifica che le aziende devono essere iscritte in CCIAA. Come si coniuga questa disposizione, con l’impossibilità di iscriversi alla CCIAA da parte di diffuse categorie di liberi professionisti?
RISPOSTA 16: La previsione di iscrizione alla CCIAA da parte delle imprese, i cui addetti possono essere destinatari dei progetti formativi finanziati, non si applica alle categorie di liberi professionisti – che devono svolgere in ogni caso almeno un’attività tra quelle elencate nei codici riportati nell’Allegato 2 del bando – non tenuti dalla normativa vigente all’iscrizione alla CCIAA.

DOMANDA 17: È possibile candidare un progetto formativo che faccia riferimento a più Sub. Azioni e, di conseguenza, a più tipologie di destinatari (es. un corso sull’accoglienza dell’ospite rivolto ad addetti di strutture ricettive alberghiere e di agriturismi).
RISPOSTA 17: No, ogni progetto formativo candidato deve fare riferimento ad una e una sola Sub. Azione e, di conseguenza, tipologia di destinatari.

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